Si manifesta nella maggior parte dei casi con dolori addominali o crampi e si può presentare in tre varianti:
• dolore addominale cronico e stipsi;
• alternanza di stipsi e diarrea;
• diarrea cronica senza dolore.
I disturbi della motilità intestinale possono
essere determinati da cause fisiche o
psicologiche, sebbene al momento non
siano stati individuati stress specifici o tipi
di risposta noti. I pazienti possono riferire
un’aumentata risposta motoria dell’intestino,
e una sintomatologia variegata, a vari e
diversi stimoli. A differenza delle malattie
intestinali infiammatorie, l’IBS non causa
infiammazioni o cambiamenti morfologici
di tratti intestinali e non sembra aumentare
il rischio di tumore del colon-retto.
Per la maggior parte delle persone l’IBS
rappresenta una condizione cronica, in cui
l’intestino perde la capacità di contrarsi e rilassarsi in maniera coordinata; la patologia
che ne consegue è in grado di alterare e
influenzare negativamente la qualità della
vita. Si possono avere contrazioni più forti
e più lunghe del normale e il cibo può essere
spinto nell’intestino più velocemente
causando la formazione di gas e diarrea. In
alcune persone, al contrario, il transito viene
rallentato con conseguente insorgenza
di stipsi.
Pur essendoci numerosi studi che
non hanno rilevato alcuna intolleranza consistente
verso cibi specifici, spesso i pazienti
sembrano intolleranti ai cereali, ai
prodotti caseari, al cioccolato, al caffè, al tè
o agli agrumi. Abitudini non corrette, come
l’abuso di alcol e/o fumo, o episodi acuti di
stress possono peggiorare i sintomi. È stato
inoltre ipotizzato che gli antibiotici, i beta-
bloccanti, i diuretici e gli oppioidi siano
in grado di alterare i processi gastrointestinali
e favorire l’insorgenza dell’IBS in persone
predisposte. INOLTRE l’utilizzo di probiotici e prebiotici aiutano a ripristinare la corretta eubiosi e crescita della microflora intestinale